Argo

Con Argo raccontiamo l’incontro fra il talento umano e l’intervento divino, un connubio incastonato come una gemma antica in molti miti e racconti, fra cui quello della creazione della famosa nave Argo. L’odore di legni freschi trasudanti resina descrive la raccolta del materiale scelto per la nave, che viaggia fra le remote foreste del monte Pelio incontrando scie di note verdi e lampi di frutta esotica. La composizione olfattiva segue, nel suo sviluppo, la lavorazione del legno; alcune note si fanno più polverose, mentre altre sembrano crescere e guadagnare rotondità e volume costituendo un cuore legnoso inusuale e succoso, ricco e profondamente tattile: un’esperienza multisensoriale che coinvolge e predispone alla magia. Terminata la costruzione di Argo la dea Atena decide di donare l’ultimo pezzo di legno sacro della foresta di Dodona al sapiente maestro d’ascia che ha modellato la nave. Così la magia, simboleggiata dalla nota di ananas, incontra la maestria dell’essere umano e dà vita a qualcosa di unico. Il cuore smette di essere solo legno e diventa qualcosa di più: Argo non è ancora salpata ma la sua leggenda è stata già scolpita nel legno, porta con sé qualcosa di selvaggio, qualcosa di squisitamente umano e un potere divino. Mentre il mare la reclama in lontananza, con venti che odorano di sale e grande fortuna, Argo è ferma e attende di salpare verso il suo destino; note di sandalo e oud svelano l’anima del legno maturo che è pronto a essere il mezzo destinato a percorrere la rotta verso la leggenda, verso l’immortalità.