Freya

Con Freya dedichiamo una composizione alla dea norrena dell’amore, celebrando il fascino perduto della femminilità pagana, che in tutte le sue manifestazioni rappresenta una declinazione dell’archetipo universale di forza e complessità. La dolcezza di Freya è raccontata da una cascata di bergamotto incorniciata da un sentore di mandorle che donano profondità all’agrume, incarnando le molte sfaccettature dell’emozione, raccontando le lacrime d’oro che Freya piange in attesa del ritorno del suo amato marito. Nel cuore si staglia il fiore sacro della dea: la margherita. La sua timida bellezza è esaltata dall’atmosfera magica dei fiordi, il cui vento gelido accompagna il profumo morbido e setoso della margherita fin dove può incontrare e abbracciare il grido del mare in tempesta che strappa ai fondali l’odore delle alghe spingendolo verso il cielo, mentre l’eco delle gesta degli eroi caduti in battaglia risuona tramite una nota di metallo freddo e bagnato. Muschio bianco e ambra grigia sostengono il racconto e lo concludono risuonando fino alla fine in un’armonia che incarna quella della femminilità pagana, della dea dell’amore che piange lacrime d’oro, la cui presenza mistica accompagna gli uomini in battaglia e consola le mogli in attesa che tornino.